15 Gen Che anno è stato per la cultura, a rimini?
Nella sospensione generale causata dall’emergenza sanitaria, come è uso e costume della Riviera i riminesi non si sono fermati, e con loro l’offerta culturale della città. Nelle difficoltà, certo, usando nuovi paradigmi, creando diversi contenuti, elaborando modi di fare cultura inattesi: insomma, superando i confini conosciuti. Punto di forza è stata la rete: sia tra istituzioni ed associazioni culturali e dello spettacolo, sia come strumento di diffusione delle iniziative. Nella speranza di tornare a teatro, al museo, al cinema nei prossimi mesi, i progetti nati nel 2020 per sostenere il sistema culturale riminese hanno avuto e continuano ad avere un forte valore simbolico.
All’interno della cornice delle iniziative natalizie del Comune di Rimini, l’8 Dicembre è nata la web radio di Officina Rimini Arte. Radio ORA ha trasmesso con il cuore “dal vivo” da un luogo simbolo per la città – il Teatro Novelli – e la testa “nella rete” sulle frequenze web www.officinariminiarte.it. In alcuni momenti della giornata, la sua programmazione si è potuta ascoltare in filodiffusione per le vie del centro storico. Musica, teatro, poesia, letteratura, arte ed appuntamenti anche in video. Radio ORA si è inserita nel contesto culturale riminese creando una vetrina, o meglio, un’officina creativa per tutti gli artisti locali, muovendosi nel solco dell’iniziativa “E la chiamano Rimini” e del calendario estivo messo a punto dal Comune con realtà private ed associazioni cittadine.
Vista l’impossibilità di realizzare eventi in presenza, Radio ORA ha riproposto in chiave nuova appuntamenti immancabili per i riminesi, come il concerto di Natale e quello Lirico di Capodanno, passando per una lunga notte di clubbing il 31 dicembre, che ha visto alternarsi alla consolle per 13 ore consecutive i Dj che hanno fatto la storia dei locali della Riviera. Ed a mezzanotte, una chicca assolutamente da non perdere: lo speciale dedicato a Thomas Balsamini, personalità storica del mondo della notte – tra Slego e Velvet -scomparso nel 2013, con un dj set proveniente dai suoi archivi ritrovati. Il tutto condito da appuntamenti giornalieri, concerti dei cantautori locali, programmi jazz, playlist pop, rock e rap, spettacoli teatrali, presentazioni di libri e letture di poesie.
In tempi durissimi per il settore, un ruolo centrale nel dare vita a questo esempio di vitalità artistica lo ha ricoperto l’Associazione Culturale Interno 4, che insieme all’Associazione Rimini Classica ed all’Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini, ha creato un palinsesto ricco di ospiti ed eventi, con ottimi risultati in termini di ascolti e visualizzazioni. Una sinergia che ha rimesso in moto la macchina artistico-culturale della città ed ha mantenuto vivo l’interesse dei cittadini per la cultura, attraverso l’uso di strumenti spesso sottovalutati ma importantissimi come la radio ed i podcast. Per questo Massimo Roccaforte, direttore artistico di Interno 4, è raggiante: “30 giorni di programmazione, 80 ore di trasmissione, 180 artisti e musicisti coinvolti, 45 tecnici, 4 persone in redazione, 70.000 utenti unici sul sito www.officinariminiarte.it e 150.000 pagine visitate. Una media di 2,300 spettatori ogni 70 minuti, 84 ore di podcast e spettacoli disponibili sul sito. Numeri che credo parlino da soli.”
Le trasmissioni si sono interrotte il 6 gennaio, con il finire delle festività. Ma questo progetto è già proiettato al domani. Lo stesso Roccaforte ci lascia con una riflessione importante su Rimini e sull’esperienza di Radio ORA: “il settore culturale è molto variegato, scrittori, librerie, filmaker non hanno risentito della stessa drammatica situazione in cui si trovano musicisti, teatranti, curatori di mostre, esercenti dei cinema. Per tutti, per tutta la società occidentale, questa pandemia è ancora lontana dal terminare e gli scenari futuri, di un mondo diverso da quello che avevamo abitato fino al febbraio 2020, sono tutti da definirsi. La sfida a reinventarsi e ripensarsi è aperta per tutti. Molto è perduto ma tanto ci sarà da ricostruire. Probabilmente molte esperienze come Radio ORA sono già qualcosa del futuro. Un’esperienza, quella dell’officina creativa e della web radio di comunità, che mi sembra si collochi bene in questa contemporaneità e nel futuro che ci aspetta.”
La città di Rimini ha provato a non fermarsi, a non farsi travolgere dai duri colpi della pandemia. E l’ha fatto mettendo in campo tutte le sue forze: ad affiancare la web radio di Officina Rimini Arte, nei mesi di dicembre e gennaio, è arrivato WELCOME! RIMINI CREATIVITY AND DESIGN MONTH. Il progetto, tuttora in corso, rientra nel calendario di eventi Luxmas promosso dal Comune di Rimini e si inserisce nell’ambito della programmazione del Laboratorio Aperto Rimini Tiberio, un hub culturale che pensa nuove strategie attrattive per la città, valorizzando il percorso che Rimini ha virtuosamente intrapreso verso un’apertura ai modelli di sviluppo europeo ed internazionale. E in questo momento cosa c’è di più salvifico di un progetto culturale a 360 gradi, che vede per il futuro di Rimini una scia mitteleuropea?
Partito il 4 dicembre 2020 ed in programma fino al 17 gennaio 2021, l’evento si compone di un articolato calendario di appuntamenti on line (talks livestream, dirette Instagram, webinar, docuseries), ma anche di molto altro. Da vedere l’installazione site specific di light design nella piazza sull’acqua del Ponte di Tiberio: si chiama Progetto 208 ed è stata realizzata da Giò Tirotto e Maria Cristina Didero. Le boe luminose sono l’elemento cardine, e dall’impatto altamente scenografico (consigliamo la visione notturna!), dell’intero progetto.
Menzione speciale va a “Vista mare”, video mapping che ha costellato la facciata della Domus del chirurgo il 5 e il 6 dicembre scorsi. Non si tratta di un semplice videomapping, ma di una creazione narrativa imponente, che porta a riflettere su tematiche al giorno d’oggi più che attuali. “Vista mare” è il racconto visuale di una grande mareggiata mediterranea che trasforma lo spazio sommerso dall’acqua in un improbabile acquario: qui si ritrovano tutti gli esseri viventi, i popoli, le imbarcazioni, le creature mostruose e mitologiche che il mare nostrum, nella sua storia, ha fatto incontrare.
Ma WELCOME! RIMINI CREATIVITY AND DESIGN MONTH non si ferma a questo, l’idea è molto più ampia e complessa. Ne parliamo con una delle sue ideatrici, Carlotta Frenquellucci, che ci suggerisce il giusto collocamento di questa iniziativa: “L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo nuoce sicuramente all’umore e cancella la socialità, ma non ferma la cultura e la creatività. Le manifestazioni che vedono Rimini protagonista nel mese di dicembre non si sono potute ovviamente tenere in presenza, ma non abbiamo voluto rinunciare in toto al sapore degli eventi e delle installazioni diffuse de “Il Capodanno più lungo del mondo” ed alla creatività di “Matrioska Labstore”. Così abbiamo deciso di trasformarli in eventi on line ed installazioni site specific che ci tenessero compagnia e scaldassero i luoghi che viviamo. L’obiettivo è quello di creare un’interazione tra i vari linguaggi del design, dalla coltura alla cultura, dall’artigianato al cinema, dalla fotografia all’ambiente, tenendo sempre il focus sulla città di Rimini come coacervo di idee balzane e geniali che la hanno resa grande.”
Per coloro che si sono persi questi eventi coraggiosi, non c’è da preoccuparsi. WELCOME! non è che una preview di quello che avverrà nel mese di maggio: con la primavera, arriverà anche la prima Design Week riminese. E speriamo che per quel momento l’emergenza sanitaria non sarà più emergenza, e che tornare insieme, dal vivo, a fare cultura, non sarà più rischioso, ma solo bello.